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Luoghi

L'Emilia-Romagna è un crocevia cruciale per la storia del Partito comunista. Una molteplicità di luoghi-simbolo testimonia il diffondersi e il radicarsi, lungo il Novecento, dell'appartenenza e dell'attività politica legata al partito. Nella mappa che presentiamo è stato possibile ricostruire alcuni luoghi della clandestinità e della lotta antifascista risalenti ai decenni tra le due guerre mondiali. Ma anche e soprattutto le centinaia di luoghi ed eventi che, nella seconda metà del secolo, hanno lasciato il segno sul territorio regionale, caratterizzando compiutamente l'Emilia-Romagna come “Emilia rossa”. Una sezione ad hoc è dedicata ai luoghi dell'attivismo femminile, realizzata in collaborazione con la Rete Archivi UDI Emilia-Romagna.


Predappio (piazza Garibaldi)

Città natale di Benito Mussolini, nel corso del Ventennio Predappio entra a far parte della “narrazione” che il regime fascista costruisce attorno alla figura del suo fondatore, ed è meta di frequenti pellegrinaggi da tutta Italia. Nel dopoguerra, la memoria del Ventennio rimane un elemento di tensione e divisione. Nel 1971, nel quadro di un'Italia attraversata dalla Strategia della tensione, si verificano gravi disordini, tanto a Predappio che a Forlì, con duri scontri fra nostalgici, forze dell'ordine e antifascisti di tutti i partiti.

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Diga di Ridracoli

Nel corso degli anni '60 la Romagna conosce una gravosa crisi idrica che a Forlì significa la mancanza di acqua dai rubinetti per diverse ore al giorno. La situazione cambia dopo la costituzione delle Giunte “rosse” a Ravenna e a Forlì fra il 1969 e il 1970, in particolare dopo la nomina del Sindaco di Forlì, Angelo Satanassi, alla presidenza del Consorzio delle Acque.

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Consultorio di via Bolognesi, Forlì

Nel corso degli anni '70, anche il PCI forlivese viene attraversato da un dibattito che prende le mosse dall'irrompere sulla scena dei movimenti femminili e femministi.

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Centro Giovanile Teatrale, Forlì

Nella seconda metà degli anni '70 anche a Forlì il PCI riflette sulle modalità con cui rispondere alle nuove esigenze aggregative e culturali giovanili e su come riprendere una comunicazione col mondo giovanile dopo la crisi venuta alla luce col movimento del '77.

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Federazione del Pci di Forlì

Per decenni la sede di piazza Cavour è il centro nevralgico delle attività del PCI, il luogo nel quale vengono prese decisioni che si riflettono sulla vita dell'intera comunità e lanciate iniziative che vengono tradotte su tutto il territorio provinciale da oltre 30.000 militanti organizzati in centinaia di sezioni. Negli anni '70 e '80 la struttura consiste in un corpo principale dislocato su tre piani, oltre ad un cortile da cui si accede ad una parte posteriore che ospita la sede della FGCI e del periodico locale del Partito, “Il Forlivese”.

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Piazza Saffi, Forlì

Piazza Saffi è la principale piazza di Forlì, il cuore della vita della città, perciò costantemente scelta per le iniziative politiche e le manifestazioni più rilevanti. Nel corso degli anni '70 e '80 sono centinaia i cortei, presidi, comizi, dimostrazioni che vi si tengono. Quelle più partecipate e sentite sono quelle unitarie contro il terrorismo.

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Piazza del Popolo, Cesena

Collocata nel cuore di Cesena, piazza del Popolo è teatro di molte delle più importanti manifestazioni politiche e sindacali cittadine. Assai numerose, nel corso dei decenni, sono le iniziative politiche e i comizi che il PCI promuove in questo luogo. 

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Centro donna, Forlì

Nel corso degli anni '80 un lungo percorso di riflessione e discussione sulla condizione femminile arriva a maturazione.

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Festival de l'Unità, Forlì

Fin dall'immediato dopoguerra anche nel forlivese vengono organizzate le feste dell'Unità. Nel corso degli anni '80, la Festa dell'Unità di Forlì si afferma come uno dei più importanti avvenimenti politico-culturali dell'intero territorio provinciale, con un afflusso di pubblico che travalica di gran lunga il numero dei simpatizzanti comunisti, arrivando a superare le 400.000 presenze a edizione. Anche in virtù di questi risultati, proprio Forlì sarà la sede del Festival nazionale de L'Unità del 1986, dedicato all'agricoltura.

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Comune di Galeata

Collocato nella parte superiore della valle del Bidente, durante il secondo conflitto mondiale il Comune di Galeata viene coinvolto in maniera massiccia nelle vicende della lotta di Liberazione, con una partecipazione diffusa alla guerra partigiana nelle fila della VIII Brigata Garibaldi. Forse anche grazie al profondo radicamento di questo substrato resistenziale e di memoria antifascista, Galeata è l'unica amministrazione comunale del territorio forlivese guidata ininterrottamente dal PCI dal 1946 al 1991.

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